Sherlock Holmes. La maledizione della mummia (Il Giallo Mondadori Sherlock) by Margaret Walsh

autore:Margaret Walsh [Walsh, Margaret]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-01-04T12:00:00+00:00

15

Il giorno successivo, poco dopo pranzo, Cynthia Taverner, Dorothy Watts e Abasi Tarek vennero a farci visita.

Le signore presero posto sul divano, Tarek su una sedia.

— L’incontro è stato proficuo? — domandò subito Holmes.

— Sì, signor Holmes, direi proprio di sì — rispose la signorina Taverner. — Lady Veronica è senz’ombra di dubbio Veronique Meylan.

Guardai Tarek. — Ha potuto vederla abbastanza da vicino per riconoscerla con certezza?

— Sì, dottor Watson, ho accompagnato le signore all’interno della casa.

— Come diavolo ci è riuscito? — volle sapere Holmes. — Non si è presentato come servitore, secondo quanto avevamo convenuto? Un servitore non entra dall’ingresso principale nella residenza di un lord...

— È stata un’idea di Freddie — disse Cynthia, riferendosi a suo cugino, lo scapestrato membro del parlamento Frederick Taverner. — Ci ha fatto notare che, dal momento che si supponeva che trascorressimo la maggior parte del nostro tempo nell’East End, qualsiasi uomo avrebbe insistito che le sue donne fossero accompagnate da un valletto.

Rispose asciutto Holmes: — Suo cugino dovrebbe saperlo bene, con tutto il tempo che trascorre nell’East End.

— A suo dire, a scopo di ricerca sulle condizioni delle classi disagiate — disse Cynthia con un mezzo sorriso.

— La si può anche mettere così — concluse Holmes.

A credito di Freddie Taverner bisogna dire che, sebbene tutti sapessero che frequentava pub e bettole di Whitechapel e Wapping, era noto anche che rifiutava di avvalersi dei servizi delle sventurate costrette a vendersi per la strada in quei quartieri; anzi, a quelle donne distribuiva denaro e cibo. Da quelle parti era conosciuto con l’affettuoso soprannome di “Freddie il Bello”.

— Quando il maggiordomo ci ha aperto, lady Ashmoore stava scendendo le scale, dunque il signor Tarek ha potuto guardarla bene in faccia.

— Sì — confermò Tarek. — È Veronique Meylan, ne sono sicuro. Assai meglio vestita di un tempo, ma inconfondibile.

— Ci siamo trattenute un po’, ovviamente, altrimenti avremmo suscitato sospetti — aggiunse Dorothy. — Lady Veronica è parsa interessatissima alla Missione per i figli dei lavoratori immigrati poveri dell’East End, e ha promesso una donazione sostanziosa.

— Sostanziosa quanto? — volli sapere.

— Cento sterline — rispose Dorothy. — Una bella somma, che farebbe un gran bene. Peccato che la Missione non la riceverà mai.

— Davvero — convenne Cynthia. — Freddie è rimasto di stucco quando l’ha sentito; e ha congetturato poi che lady Ashmoore abbia sbagliato nel calcolare il cambio della valuta.

— Lei ha parlato di questo con suo cugino? — domandò Holmes meravigliato.

La signorina Taverner rise sommessamente. — Non ho avuto scelta, Freddie è stato il nostro cocchiere. Sa bene anche lei come nessuno presti troppa attenzione a una persona di servizio. A Freddie è sempre piaciuto condurre una vettura; il cocchiere di famiglia glielo insegnò quand’era ragazzo, forse su invito di mio zio, che pensava che così si sarebbe tenuto lontano dai guai.

— Pare che non abbia funzionato — osservò Holmes senza espressione.

— No, certo, Freddie e i guai vanno insieme come zucchero e caffè. — La signorina Taverner scosse nuovamente il capo. —

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